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Platone sosteneva che le mura stesse della città educassero il cittadino. È proprio dalle mura che è partito il progetto di recupero di questa palazzina residenziale a Vicenza.

In un effetto specchio e traendo ispirazione dagli elementi consunti delle vecchie mura della città storica si è costruita la sua identità, distinta dalla anonima cortina edilizia che rappresenta la prima espansione della città storica fuori le mura.

La committenza giovane e dinamica ha permesso di sviluppare il progetto per il ricavo di due appartamenti posti al primo e secondo livello, mentre al piano terra, di altra proprietà, si è insediato uno studio medico. L’uso di listelli in terracotta naturale che rivestono il piano terra fino al davanzale del primo livello, di colore grigio, rimandano alle parti compromesse nella cortina muraria storica, in continuità con la mutazione che ibrida gli elementi storici.

Le parti in metallo delle cornici, leggermente aggettanti, contengono i meccanismi di oscuramento e protezione delle invetriate che risaltano in un gioco.

La parte interna, che si confronta con lo spazio privato, domestico, si stempera senza aggiunte ed elementi enfatizzanti, se non per le sporgenze dei serramenti o l’uso delle grandi superfici vetrate.

L’opportunità, infine, di realizzare una piccola residenza nella parte interna ha contribuito nel definire lo spazio, attraverso una gerarchia di luoghi, passando dalla zona comune attrezzata a verde ad angoli più intimi e raccolti.

 

Credits

Progetto: Zeta Architettura

Team: Mirco Zengiaro, Edoardo Tonello, Luca Vincenzi

Tipo: Ristrutturazione e nuova realizzazione

Area: 650 mq

Cliente: Privato

Foto: © Giovanna Obrietan

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